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CONSIGLIO ISTRUZIONE E CULTURA
Bruxelles, 15 e 16 novembre 2004
Temi discussi:
ISTRUZIONE
Programma sul Lifelong Learning
Il Consiglio ha sostenuto un dibattito politico su un programma di azione proposto dalla Commissione nel Luglio 2004, nel settore del lifelong learning, riguardante il periodo 2007-2013.
Le delegazioni hanno raggiunto un accordo sulle principali linee del programma esplicitate durante il dibattito che si è focalizzato essenzialmente sui seguenti temi:
Programma trasversale ( vedere sotto )
C'è stato un consenso generale tra le delegazioni a proposito dell'importanza del contenuto del programma trasversale. Parte di loro si è chiesta, comunque, se questi obiettivi operativi, come l'apprendimento di una lingua straniera e le TIC, non possano essere raggiunti più agevolmente attraverso l'integrazione in altri sotto-programmi.
Seconda lingua straniera:
Le delegazioni, in generale, hanno riconosciuto l'importanza, per i cittadini europei, di apprendere lingue straniere, senza trascurare una conoscenza approfondita della propria lingua madre. Alcune delegazioni hanno sottolineato che non si deve dare la priorità a nessuna lingua in particolare.
Le misure che puntano ad assicurare un efficace apprendimento delle lingue dovrebbero includere il miglioramento delle capacità e abilità dei professori di lingua e delle metodologie di insegnamento.
Qualità della Mobilità e Carta Europea della Mobilità:
C'è stato un consenso generale a favore di una proposta della Commissione per una "Carta" Europea che stabilisca i principi per il successo dei programmi di Mobilità. Molte delegazioni hanno inoltre indicato il bisogno di una migliore preparazione e monitoraggio (iniziale, in itinere e finale) delle attività di mobilità, al fine di accrescerne l'utilità per gli stessi attori così come per le istituzioni degli Stati Membri che ne hanno curato l'invio e l'accoglienza.
Il programma di azione sarà adottato attraverso una Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio, in base alla procedura di co-decisione (si sta ancora attendendo il parere del Parlamento Europeo). In tale contesto, l'obiettivo del dibattito odierno è quello di offrire alle delegazioni l'opportunità di esprimere la propria opinione, a livello ministeriale, su una serie di tematiche individuate dalla Presidenza ( 13453/04 ), ai fini di un ulteriore esame del documento.
Come proposto dalla Commissione ( 11587/04 ), il programma integrato comprenderà quattro programmi già esistenti nell'ambito dell'attuale Programma Socrates: Comenius (istruzione generale), Erasmus (istruzione superiore), Leonardo da Vinci (istruzione e formazione professionale), Grundtvig (istruzione degli adulti). La proposta includerà altresì un programma "trasversale" che comprende quattro attività-chiave ( sviluppo di politiche, apprendimento delle lingue, approcci innovativi e disseminazione dei risultati dei progetti), oltre ad un programma Jean Monnet per supportare azione legate all'integrazione europea e alle istituzioni e associazioni europee.
Ruolo dell'istruzione e suoi aspetti culturali
Il Consiglio ha adottato un report intitolato " Istruzione e Cittadinanza: il più ampio ruolo dell'Istruzione e i suoi aspetti culturali" ( 13452/04 ).
Elaborato in risposta alla richiesta del Consiglio Europeo della Primavera 2003, il report dovrebbe essere presentato al Consiglio Europeo di dicembre. Il messaggio principale è l'impegno da parte del Consiglio a rafforzare la cittadinanza e l'integrazione sociale attraverso uno sforzo ulteriore per realizzare gli obiettivi strategici di Lisbona.
Cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale
Il Consiglio e i Rappresentanti dei Governi degli Stati Membri, riuniti in sede di Consiglio, hanno adottato le seguenti conclusioni:
"IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA E I RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI, RIUNITI IN SEDE DI CONSIGLIO,
CONSAPEVOLI che
Il Consiglio "Educazione, Gioventù e Cultura" ha approvato il 12 Novembre 2002 una Risoluzione sulla promozione di una maggiore cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale . Ciò è stato ampiamente recepito nella dichiarazione adottata dai Ministri della Istruzione e Formazione Professionale degli Stati Membri dell'U.E., i Paesi EFTA/SEE e dai Paesi candidati, dalla Commissione e dalle parti sociali europee durante il meeting di Copenhagen del 29-30 Novembre 2002, come strategia volta a migliorare la performance, la qualità e l'attrattiva dell'istruzione e formazione professionale (processo di Copenhagen).
La relazione intermedia comune del Consiglio e della Commissione "Istruzione e Formazione 2010" (26 Febbraio 2004) al Consiglio Europeo della Primavera 2004, prevede un report sui primi risultati concreti sul processo di Copenhagen, e riconosce il suo ruolo nell'incoraggiare le riforme, nel supportare il lifelong learning e nello sviluppare rapporti di fiducia reciproca tra gli Stati membri, così come tra tutti gli attori - chiave dell'istruzione e formazione professionale.
La relazione intermedia raccomanda l'elaborazione di riferimenti e principi Europei comuni e la loro attuazione a livello nazionale, tenendo in considerazione le situazioni dei singoli Paesi e rispettando le competenze degli Stati Membri.
Da novembre 2002, il Consiglio ha adottato una serie di atti riguardanti una migliore cooperazione in materia di istruzione e formazione professionale e lifelong learning, in particolare in relazione allo sviluppo del capitale umano per la coesione sociale e la competitività , l'orientamento lungo tutto l'arco della vita , i principi riguardanti l'identificazione e la validazione dell'apprendimento non formale e informale e la qualità nel sistema di istruzione e formazione professionale ; ha adottato altresì una posizione comune sulla creazione di un unico quadro di riferimento per l'Europass riguardo la trasparenza delle qualifiche e delle competenze.
RICONOSCONO che
Il processo di Copenhagen ha innalzato il profilo del sistema di istruzione e formazione professionale a livello europeo e nell'ambito della strategia di Lisbona. Gli Stati Membri e le parti interessate hanno raggiunto una consapevolezza comune delle sfide, trovando un accordo sulle strategie di indirizzo e elaborando mezzi per implementare queste strategie.
Per raggiungere gli obiettivi di Lisbona riguardo l'istruzione e la formazione professionale, comunque, è necessario un maggiore slancio nell'ambito del programma "Istruzione e Formazione 2010" . E' necessario dare una maggiore enfasi, nell'ambito del processo di Copenhagen, all'attuazione a livello nazionale ed europeo, prendendo soprattutto in considerazione riferimenti e principi comuni all'Unione Europea, concordati dal Consiglio.
SOTTOLINEANO che
Il processo di Copenhagen continuerà a stabilire le priorità politiche per raggiungere gli obiettivi di Lisbona in materia di istruzione e formazione professionale nell'ambito del programma di lavoro "Istruzione e Formazione 2010" , per poter realizzare effettivamente un mercato del lavoro Europeo. La relazione intermedia comune identifica alcune leve e priorità basate su riforme e investimenti in settori chiave per rendere il sistema di istruzione e formazione un punto di riferimento di qualità mondiale entro il 2010 e il lifelong learning una realtà concreta. Ciò comporta l'esigenza di mobilitare in maniera effettiva gli investimenti necessari e di focalizzarsi sullo sviluppo delle competenze chiave dei cittadini lungo tutto l'arco della vita, ad esempio imparare ad imparare, innovare e sviluppare lo spirito di imprenditorialità.
In conformità ai principi della risoluzione del Consiglio del 19 Dicembre 2002, "le misure dovrebbero essere volontarie e sviluppate principalmente attraverso una cooperazione dal basso verso l'alto".
L'istruzione e formazione professionale è sempre più presente a tutti i livelli educativi e, dunque, è necessario promuovere la complementarietà e legami tra l'istruzione e formazione professionale e l'educazione in generale, ed in particolare l'istruzione superiore.
CONVENGONO che
A livello nazionale, la priorità dovrebbe essere data a:
i) l'utilizzo di strumenti, riferimenti e principi comuni per supportare la riforma e lo sviluppo del sistema di istruzione e formazione professionale e delle sue prassi, per esempio per quanto riguarda la trasparenza (Europass), l'orientamento lungo tutto l'arco di tutta la vita, la garanzia dell qualità e l'identificazione e validazione dell'apprendimento non formale e informale. Ciò dovrebbe includere il rafforzamento di legami reciproci tra questi strumenti e una maggiore sensibilizzazione delle parti interessate a livello nazionale, regionale e locale negli Stati Membri per migliorare la visibilità e la comprensione reciproca;
ii) il miglioramento, dove ritenuto opportuno, degli effetti di incentivazione della formazione prodotti dai regimi fiscali e previdenziali come raccomandato dal Consiglio Europeo di Lisbona ;
iii) l'uso del Fondo Sociale Europeo e del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per supportare lo sviluppo del sistema di istruzione e formazione professionale. Fatto salvo un accordo sui futuri fondi strutturali europei, e in accordo con gli orientamenti politici di tali fondi nel periodo 2007 - 2013, questi dovrebbero supportare il ruolo chiave dell'istruzione e della formazione nel promuovere lo sviluppo economico e la coesione sociale, così come gli obiettivi del programma "Istruzione e Formazione 2010" , in particolare le esigenze delle piccole e medie imprese e la sfida per rinnovare e aggiornare le competenze di una popolazione in via di invecchiamento.
iv) il maggiore sviluppo del sistema di istruzione e formazione professionale al fine di andare incontro alle esigenze delle persone e dei gruppi che rischiano di essere esclusi dal contesto sociale e dal mercato del lavoro, in particolare chi ha abbandonato presto la scuola, chi ha qualifiche di basso livello, gli immigrati, persone disabili e disoccupati. In questa ottica, ci si dovrebbe basare su una combinazione di investimenti mirati, valutazione dell'apprendimento iniziale, l'offerta di possibilità di percorsi personalizzati di istruzione e formazione.
v) l'elaborazione e l'attuazione di approcci di apprendimento aperto, che rendono i soggetti in grado di definire percorsi individuali, supportati da un appropriato orientamento e counselling. Ciò potrebbe essere completato attraverso la creazione di quadri flessibili e aperti per il sistema di istruzione e formazione professionale, al fine di ridurre le barriere tra quest'ultimo e l'educazione generale e favorire il passaggio tra formazione iniziale e continua e l'istruzione superiore. Inoltre, si dovrebbero prendere iniziative per integrare la mobilità nella formazione iniziale e continua.
vi) un'accresciuta pertinenza e qualità del sistema di istruzione e formazione professionale attraverso il coinvolgimento sistematico di tutte le parti interessate negli sviluppi a livello nazionale, regionale e locale, in particolare per quanto riguarda la garanzia di qualità. A tal fine, le istituzioni preposte dovrebbero essere attivate e incoraggiate a partecipare a partnership pertinenti. E' particolarmente importante dare maggiore enfasi ad una rapida identificazione delle competenze richieste e alla pianificazione dell'offerta educativa; i partner principali, comprese le parti sociali, giocheranno un ruolo sempre maggiore in questo settore.
vii) un maggiore sviluppo di contesti che favoriscano l'apprendimento negli istituti di formazione e nell'ambiente lavorativo. Ciò comporta l'attuazione e il miglioramento di approcci pedagogici che sostengono l'apprendimento autogestito e ricorrono al potenziale offerto dalle TIC e dall'e-learning, migliorando, quindi, la qualità della formazione.
viii) lo sviluppo continuo delle competenze dei docenti e dei formatori del sistema di istruzione e formazione professionale, che rifletta i loro specifici bisogni di apprendimento e l'evoluzione del loro ruolo come conseguenza dello sviluppo dell'istruzione e formazione professionale .
CONCORDANO nel sottolineare che
A livello europeo, si dovrebbe dare la priorità a:
Il consolidamento delle priorità del processo di Copenhagen e la facilitazione dell'attuazione di risultati concreti.
Lo sviluppo di un quadro europeo di qualifiche aperto e flessibile, fondato sulla trasparenza e la fiducia reciproca, che costituisca un sistema di riferimento comune che riguardi sia il sistema di istruzione e formazione professionale sia l'istruzione superiore, basato soprattutto sulle competenze e i risultati dell'apprendimento.
Lo sviluppo e l'attuazione di un Sistema europeo di Trasferimento Crediti accademici nell' istruzione e formazione professionale (ECVET) al fine di permettere alle persone inserite in percorsi di apprendimento di mettere a profitto quanto raggiunto nel passaggio da un sistema nazionale di istruzione e formazione professionale ad un altro.
L'esame degli specifici bisogni di apprendimento e dell'evoluzione del ruolo dei docenti e formatori e della possibilità di rendere la loro professione più attraente, incluso l'aggiornamento continuo delle loro competenze professionali.
Il miglioramento della portata, precisione e affidabilità delle statistiche in materia di istruzione e formazione professionale al fine di consentire la valutazione dei progressi compiuti.
INVITANO GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE , NELL'AMBITO DELLE LORO RISPETTIVE COMPETENZE
a razionalizzare e snellire, nel rispetto della relazione intermedia comune, i processi di istruzione e formazione a livello europeo, inserendo le priorità indicate nelle summenzionate conclusioni e dai gruppi del processo di Copenhagen nel quadro del programma di lavoro "Istruzione e Formazione 2010" .
a elaborare e esaminare proposte per un quadro europeo di qualifiche e di un sistema europeo di trasferimento di crediti accademici nel sistema di istruzione e formazione professionale.
a sviluppare un approccio coerente e una cooperazione più stretta, a livello nazionale e europeo
con l'istruzione superiore, compresi gli sviluppi del processo di Bologna
con le politiche per l'economia, l'occupazione, lo sviluppo sostenibile e l'inclusione sociale a livello europeo (per esempio in relazione ai Piani di Azione Nazionali)
fra ricerca, prassi e politica attraverso il collegamento in rete e lo scambio di innovazioni e buoni esempi di politiche e prassi;
- a fornire informazioni sui progressi compiuti e sulle future azioni volte al potenziamento del sistema di istruzione e formazione professionale con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati a livello nazionale, che parteciperanno alla relazione biennale integrata sul programma "Istruzione e Formazione 2010", finalizzate all'attuazione di strategie nazionali riguardanti il lifelong learning.
- a stringere legami più saldi con i partner principali, comprese le parti sociali, a livello europeo, nazionale, regionale e settoriale, tenendo presente il "Quadro di azioni per lo sviluppo delle competenze e delle qualifiche lungo tutto l'arco della vita" delle parti sociali.
- a utilizzare proficuamente l'attuale programma "Leonardo da Vinci" e il futuro programma d'azione integrato per il lifelong learning per supportare la creazione, la sperimentazione e l'attuazione di azioni innovative per far progredire la riforma dell'istruzione e formazione professionale.